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IL MEGLIO DELLE NOVE MUSE ...O QUASI!

Salerno – Domenica, 18 dicembre 2022
Di seguito riporto la lista delle mie preferenze culturali.
Interpretando in senso stretto il significato del nome del presente articolo, le Muse erano nove, e quindi nove sarebbe il
limite massimo di tipologie selezionabili. Ma
 in centinaia e centinaia di anni, tutto cambia, cambia anche il modo di fare e
interpretare l'arte (ad esempio, la TV non ha una Musa, ma io l'ho inserita, considerandola arbitrariamente - amio modesto
parere - una 
Musa moderna). E poi, in definitiva, il solo scopo di quest'articolo è quello di poter condividere con i miei due
lettori il piacere di tali scelte, sia a scopo di relax, sia per studiare o lavorare meglio, specie per i generi di musica (musica classica, lirica, colonne sonore dei film, brani musicali, ecc).

CANZONI 

ARTE

MUSICA  CLASSICA

BALLO

LIBRI&LibrerieOnline&Recensioni

nda -> riporto solo alcuni degli oltre cento libri del mio Kindle ... continuare la lista appena possibile!  i libri in formato cartaceo costano molto, e non ho più spazio nelle due librerie!

TV

CINEMA

STORIA

Gesù è realmente ESISTITO? - Alessandro Barbero [Esclusiva Youtube] - YouTube

COLONNE SONORE

LINK INTERESSANTI
Frank Sinatra full album

APPENDICE
... seguono due canzoni con un forte impatto emotivo.

The Sound Of  Silence

di Simon & Garfunkel

Hello darkness, my old friend
Salve oscurità, mia vecchia amica
I've come to talk with you again

sono venuto a parlarti nuovamente
Because a vision softly creeping

perché una visione dolcemente rabbrividente
Left its seeds while I was sleeping

ha lasciato i suoi semi mentre dormivo
And the vision that was planted in my brain

e la visione che è stata piantata nel mio cervello
Still remains

ancora persiste
Within the sound of silence.

nel suono del silenzio.


In restless dreams I walked alone

Nei sogni agitati io camminavo solo
Narrow streets of cobblestone

strette strade di ciottolo
'Neath the halo of a street lamp

Sotto l'alone di un lampione
I turned my collar to the cold and damp

Alzai il mio colletto al freddo e all'umidità
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light

quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon
That split the night
che spaccò la notte
And touched the sound of silence
e toccò il suono del silenzio.


And in the naked light I saw
E nella nuda luce vidi
No one dared

nessuno osava
Disturb the sound of silence
disturbare il suono del silenzio
Ten thousand people maybe more
Dieci migliaia di persone forse più
People talking without speaking

persone che parlavano senza dire niente
People hearing without listening
persone che sentivano senza ascoltare
People writing songs that voices never shared

persone che scrivevano canzoni mai condivise.

 
"Fools," said I, "you do not know
"Stupidi" io dissi, "voi non sapete
Silence like a cancer grows
il silenzio cresce come un cancro
Hear my words that I might teach you
ascoltate le mie parole che potrei insegnarvi
Take my arms that I might reach you"
prendete le mie braccia che potrei raggiungervi
But my words like silent raindrops fell
Ma le mie parole caddero in silenzio come gocce di pioggia
And echoed in the wells of silence
e riecheggiarono nelle sorgenti del silenzio.


And the people bowed and prayed
e la gente si inchinò e pregò
To the neon god they made
al Dio neon che avevano creato.
And the sign flashed out its warning

e l'insegna proiettò il suo avvertimento,
In the words that it was forming

tra le parole che stava formando.
And the sign said "The words of the prophets are written on the subway walls

e l'insegna disse "le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane
And tenement halls

e sui muri delle case popolari.
And whispered in the sound of silence"

E sussurrò nel suono del silenzio".
Autori e cantanti: Simon & Garfunkel

NOTE

  • “La scritta sul muro” è una metafora molto usata dagli autori di canzoni anglosassoni, e si riferisce alla scritta biblica apparsa sulla parete decifrata da Daniele (profeta), che è un vaticinio, il “destino segnato” (“The writing on the wall”)
  • “La voce del silenzio” è stata composta da Paolo Limiti e Mogol  e  cantata – in ordine di tempo -  da Mina, Tony Del Monaco e Dionne Warwick assieme, Mia Martini, Loretta Goggi, Orietta Berti, Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Alex Baroni, Francesco Renga, Renato Zero, Andrea Bocelli, Elisa e Dolcenera.
    Testo:
    “E tornan vive troppe cose che credevo morte ormai…
    Ed io ti sento amore, ti sento nel mio cuore;
    Stai riprendendo il posto che tu non avevi perso mai…
    che tu non avevi perso mai…
    che tu non avevi perso mai…

Tom Jones, “Delilah” ;  Tom Jones "Delilah" on The Ed Sullivan Show (sottotitoli a video)

I saw the light on the night that I passed by her window
Ho visto la luce la notte che sono passato davanti alla sua finestra
I saw the flickering shadows of love on her blind

Ho visto le ombre tremolanti d'amore nella sua cecità
She was my woman

Lei era la mia donna
As she deceived me* I watched and went out of my mind*con cadenza sulle parole sottolineate

Appena mi ha evitato ho guardato e sono andato fuori di testa

My, my, my, Delilah
Mia mia mia Delilah
Why, why, why, Delilah

Perché perché perché Delilah
I could see that girl was no good for me

Potevo vedere che quella ragazza non andava bene per me
But I was lost like a slave that no man could free

Ma ero perso come uno schiavo che nessun uomo può liberare

At break of day when that man drove away, I was waiting

All'alba quando quell'uomo se ne andò sono stato ad aspettare
I cross the street to her house and she opened the door

Ho attraversato la strada verso casa sua e lei ha aperto la porta
She stood there laughing
Lei stava lì a ridere
I felt the knife in my hand and she laughed no more

Ho sentito il coltello nella mia mano e non ha riso più
My, my, my Delilah

Mia mia mia Delilah
Why, why, why Delilah

Perché perché perché mia Delilah
So before they come to break down the door

Prima che loro vengano a buttare giù la porta
Forgive me Delilah I just couldn't take any more

Perdonami Delilah, non c'è la facevo più
She stood there laughing

Lei stava lì a ridere
I felt the knife in my hand and she laughed no more

Ho sentito il coltello nella mia mano e non ha riso più
My, my, my, Delilah

Mia mia mia Delilah
Why, why, why, Delilah

Perché perché perché Delilah
So before they come to break down the door

Prima che loro vengano a buttare giù la porta
Forgive me Delilah I just couldn't take any more

Perdonami Delilah non c'è la facevo più
Forgive me Delilah I just couldn't take any more

Perdonami Delilah non c'è la facevo più

Zeferino

DAI LIBRI DI PAPA'

(Selezione della narrativa mondiale)

LA SAGA DEI FARREL, di Belva Plain

Narrato lungo gli anni, dai primi del Novecento ai giorni nostri, la storia di un medico di campagna che lotta per farsi strada nella vita e del suo amore impossibile per una giovane donna.

IL SOLITARIO DELLE NEVI, di José Giovanni

Sul filo di una vicenda ispirata dalla fantasia, l’autore Josèé Giovanni ci trasporta nel clima drammatico e suggestivo della corsa d’Iditarod, la lunga gara di slitte che si disputa ogni anno in Alaska.

L’INTRUSO, di Louis Charbonneau

Nella cittadina americana di Hollister, dove la maggior parte dei servizi pubblici è regolata dai calcolatori, si verifica un crescendo di gravissimi incidenti. Errori occasionali del computer o manomissioni effettuate con intenzioni criminose?

NOTTE SULLA VALLE, di Wendelgard von Staden

Nella Germania nazista una ragazza tedesca assiste impotente al sorgere di un campo di concentramento accanto alla propria casa. Un’autentica testimonianza su uno dei periodi più cupi della storia umana.

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Da un libro iniziato a leggere da mio padre il 30/04/76.
MILLE ESTATI, di Garson Kanin

Sulla veranda di una casa di riposo, Freeman Osborne, come tuti i vecchi, si abbandona ai ricordi. Al tramonto della vita, la realtà si mescola ai sogni e i ricordi ai vaneggiamenti. Freeman rivive la sua carriera di farmacista, i suoi viaggi in Giappone e, soprattutto, la sua straordinaria storia d’amore con Sheila. Una esperienza umana radiosa e commovente, vissuta a dispetto delle convenzioni sociali, della guerra, persino della morte.
“A coloro che si amano, il tempo impietoso concede mille estati.”   

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LA GRANDE RAPINA AL TRENO, di Michael Crichton

Inghilterra, 1855. In un’atmosfera di potenza e sicurezza, sul trono siede la grande Regina Vittoria.

Una volta il mese, dalla stazione di London Bridge parte un carico di lingotti d’oro, per la paga dei soldati inglesi e francesi che combattono, a fianco dei turchi, contro i Russi in Crimea.  Eppure un giorno non arriva un carico d’oro ma casse pieni di pallini di piombo.
L’audace furto suscita scandalo e sgomento e passa alla storia come il colpo del secolo, La Grande Rapina al Treno, da cui anche il film “The First Great Train Robbery”, diretto da Michael Crichton e interpretato da Sean Connory e Donald Sutherland.

Questo l’inizio del romanzo. Quaranta minuti dopo la partenza, tra i campi ondulati e i ciliegi del Kent, il treno raggiunse la sua massima velocità di ottantotto chilometri l’ora.

D’un tratto, mentre il treno procedeva sferragliando verso la costa, la porta scorrevole del bagagliaio si aprì, rivelando all’interno una violenta colluttazione. La lotta era tanto disperata quanto impari: un giovanotto magro, dai vestiti cenciosi, era alle prese con un uomo corpulento, in divisa blu da guardia carceraria.  Il giovane riuscì, a un certo punto, a divincolarsi e ad assestare un paio di cazzotti persuasivi al suo avversario, così da farlo crollare in ginocchio con tutta la sua mole. Ma poi la guardia si rialzò di scatto e, colto il giovane alla sprovvista, lo scaraventò fuori dallo sportello aperto. Quello cadde e rimbalzò sul terreno come una bambola di stracci.

L’oro della Grande Rapina al Treno non venne mai recuperato.

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I CAMERON

La saga di una famiglia scozzese sullo sfondo di un villaggio di minatori: una vicenda appassionante in cui si sviluppano drammatici conflitti e si intrecciano i più diversi destini.

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Libri di narrativa nella libreria del salone di casa, acquistati da me:

James Grady, I sei giorni del condor; l’ombra del condor
Giorgio Bocca, Metropolis; Uomini e Problemi, di g. di giammarino e m. tacconi;
Nelson De Mille, L’ora del leone;
Compendio della Storia della Letteratura italiana;
Manzoni, I Promessi Sposi
Cervantes Don Chisciotte della Mancia

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sandra bullock film

 

 

   

  
 

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MIGRAZIONE DI UN SITO JOOMLA!

Salerno, domenica 29 gennaio 2023.

P r e m e s s a  

Joomla Documentation spiega così perché occorre procedere alla migrazione del proprio sito Joomla!

La migrazione di Joomla! dà a tutti l'opportunità di:

  • Rivedere gli obiettivi del sito e ripensare al suo scopo
  • Ripulire le “grandi idee” che non hanno mai visto la luce
  • Fare l'inventario delle estensioni di terze parti che potrebbero essere state installate, ma non utilizzate
  • Semplificare e pulire vecchi articoli, menu e altri contenuti
  • Creare nuove funzionalità sul sito
  • Modificare il design e la navigazione
  • Aggiungere l'accessibilità ai disabili
  • Rendere il sito mobile-friendly
  • Migliorare l'ottimizzazione per i motori di ricerca
  • Utilizzare le nuove funzionalità offerte dalle estensioni di terze parti
  • Assicurare i tuoi dati contro le violazioni di sicurezza avendo un software più recente

L'articolo completo è qui: Perché migrare - Joomla! Documentation

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La Nuvoletta Solitaria

Salerno, martedì 5 marzo 2013.             

Nelle aie antistanti figurine di persone non cessavano di andare avanti ed indietro; altre erano invece nei campi color marrone di fresco coltivati; due invece, che bello!, se ne stavano immobili, sdraiate sull’ erba a prendere il sole. Incuriosita, la nuvoletta desiderò osservarle più da vicino, e cercò di scendere di quota, ma la direzione del vento non le consentì di farlo.

La nuvoletta doveva socchiudere invece un poco gli occhi per guardare controsole le altre nuvolette  che scorgeva poco lontane, ed alle quali sperava di potersi unire.

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NEWS-It

La "Notizia" : tutti noi conosciamo bene l' enorme importanza della notizia.

In  ambito giornalistico, la "notizia" è la materia prima, che viene elaborata e diffusa. 

 Per gli utenti invece, la "notizia" è  ovviamente fonte di conoscenza relativamente ai più disparati settori: dalla politica, economia e finanza, alla cultura, alle scienze, alla tecnologia, alla medicina, al clima, e poi ancora ai viaggi, alla  casa, al giardino, alla moda, al cinema.

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Quel temporale estivo sulla spiaggia ...

La donna richiuse alle sue spalle la porta dello chalet, per non farla sbattere dal vento.
Snella, alta, avanzava lentamente verso il mare, viso sollevato verso il cielo, braccia leggermente stese lungo il corpo  e palmo delle mani aperte verso l'alto, accogliendo con voluttà le gocce di pioggia di quel temporale estivo scoppiato improvvisamente ad inizio sera. 
Quando un fulmine attraversò il cielo oscurato dalle nubi illuminando per un istante il suo viso, avresti potuto scorgere nei suoi occhi verdi un brivido di piacere: quel giorno era stato piuttosto caldo. 

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Incontrarsi al Bryant Park

Margaret

Incontrarsi al Bryant Park

A lenti passi, Margareth si avvicinò all'ampia vetrata del suo ufficio, al 30° -  ed anche ultimo - piano dell’ HSBC Tower, 452 Fifth Avenue, New York: durante la notte il vento aveva spazzato il cielo da tutte le nuvole, e la vista era magnifica. Allora, come aveva fatto altre volte, prese dalla scrivania la chiave della porta di accesso al terrazzo, fece di corsa le due rampe di scala: due giri nella serratura ed una spinta - e ...

 Ora nulla si frapponeva al suo sguardo e, appagata, poteva guardare fino all’ Hudson a sinistra, all' East River a destra e, dietro di sé, a tutto il Central Park, ... e ancora oltre! Poi, come sempre, il suo sguardo retrocesse lentamente, ripercorrendo a ritroso la visione precedente, fino ad appuntarsi sul Bryant Park proprio sotto di lei: newyorkese da generazioni, amava la sua città, ed in particolare amava quel prato che oggi splendeva come la faccia ben levigata di uno smisurato smeraldo.

Il Bryant Park! … Sempre ben curato e pulito, con tutte quelle sedie e tavolini sotto le piante disposte attorno al rettangolo di prato verde.

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