Gli additivi alimentari - Gli additivi alimentari

Indice articoli

 Tipologie.

Ecco alcuni degli additivi alimentari normalmente aggiunti agli alimenti:

 

Coloranti
Coloranti (serie E100). Il colore è una delle principali caratteristiche sensoriali e contribuisce a far sì che un alimento risulti ben accetto o sgradito. I coloranti sono utilizzati per aggiungere o ripristinare il colore in un alimento, per migliorarne l’attrattiva visiva e soddisfare le aspettative del consumatore.
La trasformazione industriale dei piselli e la preparazione delle marmellate, per esempio, possono determinare una perdita di colore che i coloranti possono compensare. Rimane tuttavia inaccettabile che queste sostanze siano utilizzate per mascherare o nascondere una scarsa qualità.

Conservanti
Conservanti (serie E200), che limitano, ritardano o arrestano la crescita dei microrganismi (es. batteri, lieviti, muffe) che stanno negli alimenti, prevenendone il deperimento o la tossicità. Sono utilizzati, per esempio, nei prodotti da forno, nel vino, nei formaggi, nelle carni salate, nei succhi di frutta e nella margarina.
Ecco alcuni esempi di conservanti: i solfiti (E220-228), per evitare l’alterazione del colore della frutta secca e della verdura, la crescita di batteri nel vino e negli alimenti fermentati, in alcuni snack e nei prodotti da forno; nitrati e nitriti di sodio e potassio, da E249 a E252, utilizzati come conservanti nelle carni lavorate, per esempio nei wurstel, e per mantenere la sicurezza dei prodotti impedendo la crescita dei batteri che producono il botulino..

Antiossidanti
Antiossidanti (serie E300), come la vitamina C (nelle farine) e l’ acido citrico E330 (per conservare il colore della frutta e della verdura appena tagliata), e tanti altri.
 
Emulsionanti e addensanti
Emulsionanti e addensanti(serie E400). Lo scopo di questi additivi alimentari è mantenere una consistenza uniforme e impedire la separazione degli ingredienti in prodotti come margarina, gelato, maionese. La lecitina è uno dei tanti emulsionanti. Gli addensanti (per esempio, la gelatina o la pectina) fanno aumentare la viscosità delle preparazioni alimentari.

Altri additivi
Altri additivi: la saccarina (E954), l’aspartame (E951), 300 e 200 volte più dolci dello zucchero, ma con potere calorico ridotto (2,4 kcal/gr.).
Agenti antiagglomeranti (utilizzati per evitare la formazione di grumi negli alimenti in polvere).
Agenti anti-schiuma (che riducono le schiume, es. nella cottura dei prosciutti).
Gas di imballaggio (utilizzati per determinati tipi di confezioni sigillate, per esempio per la carne, il pesce, i frutti di mare, le verdure e le insalate pronte che si trovano nel banco frigorifero).

Tutti gli alimenti trattati con additivi alimentari devono avere sulla confezione o sul cartellino (se venduti sfusi) l’indicazione: "contenente E…, E…," seguita dalla denominazione degli additivi utilizzati e previsti dalla nomenclatura ufficiale.

La norma più vasta sugli additivi alimentari è il D.M. 27 febbraio 1996, n. 209 (la 209/96), “Regolamento relativo alla disciplina degli additivi alimentari consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari” (in attuazione di ben 5 direttive comunitarie, 94/34/CE, 94/35/CE, 94/36/CE, 95/2/ CE, 95/31/CE. ), e aggiornato dal D.M. 10 marzo 2000, n. 183 (la 183/2000).

 

Fast Social Share
Pin It
e-max.it: your social media marketing partner

Tags: nome merce,, serie E100 coloranti, , serie E200 conservanti,, serie E300 antiossidanti, , serie E400 emulsionanti, , addensanti e gelificanti, , comitati internazionali SCF e JEFCA, , DGA,, D.M. 27 febbraio 1996, n. 209

Stampa Email