Ok, Boomer!

Salerno - Domenica 14 gennaio 2024.

(Avviso per i lettori: articolo non ancora completato)

Da sempre una lingua coesiste con i rispettivi dialetti; ad esempio, l'italiano con il napoletano, o il salernitano, o il palermitano; a sua volta il dialetto parlato in Salerno città è diverso da quello parlato a Cava dei Tirreni o a Nocera.
Ma non finisce qui: c'è infatti lo slang, che non è un dialetto, ma è un linguaggio dei più giovani, quelli detti della cosiddetta generazione Z, che usano parole prese in prestito da altre lingue - per lo più l'inglese - e le trasformano in modo personale. Ad esempio, "boomer" è il diminutivo di baby boomer, e cioè delle persone anziane, che hanno all'incirca dagli 80 ai 60 anni, mentre con "zoomer" si intende una persona giovane, della generazione Z.  

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Addio, Toni

Questo articolo è il ricordo di un grande amico e di una grande persona, ed è rivolto a tutti.

Salerno - Lunedì 3 gennaio 2022.

Di seguito riporto tal quale una notizia ricevuta purtroppo pochi istanti fa via whatsapp dal figlio, l'Ingegnere Andrea, e che non avrei mai voluto ricevere:

"Con grande dolore ma sapendo che se ne è andato sereno con l'affetto dei suoi cari vicini il grande tonicopi lascia le sue spoglie mortali e da ora ci sarà una stella in più che veglierà su di noi dal firmamento".

Toni amava i nipoti, e pensava al Web come un mezzo potente per collegare assieme tutti i nonni del mondo, per cui lui era ed è nonno Toni, ed io sono e sarò - fin quando il Cielo lo vorrà - nonno Zeferino.

Pur non essendoci mai incontrati di persona ci legava una forte affinità. Ovviamente era attaccatissimo al suo paese natio, Dueville in provincia di Vicenza, di cui seguiva la vita cittadina anche in modo attivo, facendosi promotore di tante iniziative.

Una volta che io, creando ad arte un poco di campanilismo, gli raccontai della bontà della pizza napoletana, ma non quella di oggi, bensì di quando - studente universitario a pensione a Napoli - andavo talvolta a mangiare la pizza da Ciro a Trianon*,  allora Toni mi descrisse uno speciale piatto vicentino, di cui oggi non ricordo il nome.

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PREFERENZE

Foto personaleRiporto di seguito le liste delle voci delle mie preferenze nei vari settori culturali, musicale, letterario, artistico, politico, nonché dei settori del cinema, della gastronomia, e di altri ancora che ora non ho presenti,  non tralasciando anche una lista di attività pratica della vita quotidiana di carattere generale ed impersonale.

In quest'articolo potranno confluire anche link di appunti volanti, che poi troveranno una più opportuna sistemazione.

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Incontrarsi al Bryant Park

Margaret

Incontrarsi al Bryant Park

A lenti passi, Margareth si avvicinò all'ampia vetrata del suo ufficio, al 30° -  ed anche ultimo - piano dell’ HSBC Tower, 452 Fifth Avenue, New York: durante la notte il vento aveva spazzato il cielo da tutte le nuvole, e la vista era magnifica. Allora, come aveva fatto altre volte, prese dalla scrivania la chiave della porta di accesso al terrazzo, fece di corsa le due rampe di scala: due giri nella serratura ed una spinta - e ...

 Ora nulla si frapponeva al suo sguardo e, appagata, poteva guardare fino all’ Hudson a sinistra, all' East River a destra e, dietro di sé, a tutto il Central Park, ... e ancora oltre! Poi, come sempre, il suo sguardo retrocesse lentamente, ripercorrendo a ritroso la visione precedente, fino ad appuntarsi sul Bryant Park proprio sotto di lei: newyorkese da generazioni, amava la sua città, ed in particolare amava quel prato che oggi splendeva come la faccia ben levigata di uno smisurato smeraldo.

Il Bryant Park! … Sempre ben curato e pulito, con tutte quelle sedie e tavolini sotto le piante disposte attorno al rettangolo di prato verde.

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Quel temporale estivo sulla spiaggia ...

La donna richiuse alle sue spalle la porta dello chalet, per non farla sbattere dal vento.
Snella, alta, avanzava lentamente verso il mare, viso sollevato verso il cielo, braccia leggermente stese lungo il corpo  e palmo delle mani aperte verso l'alto, accogliendo con voluttà le gocce di pioggia di quel temporale estivo scoppiato improvvisamente ad inizio sera. 
Quando un fulmine attraversò il cielo oscurato dalle nubi illuminando per un istante il suo viso, avresti potuto scorgere nei suoi occhi verdi un brivido di piacere: quel giorno era stato piuttosto caldo. 

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La Nuvoletta Solitaria

Salerno, martedì 5 marzo 2013.             

Nelle aie antistanti figurine di persone non cessavano di andare avanti ed indietro; altre erano invece nei campi color marrone di fresco coltivati; due invece, che bello!, se ne stavano immobili, sdraiate sull’ erba a prendere il sole. Incuriosita, la nuvoletta desiderò osservarle più da vicino, e cercò di scendere di quota, ma la direzione del vento non le consentì di farlo.

La nuvoletta doveva socchiudere invece un poco gli occhi per guardare controsole le altre nuvolette  che scorgeva poco lontane, ed alle quali sperava di potersi unire.

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Mon Alfa Romeo 156

Mon Alfa Romeo 156 m’a laissé tomber prématurément.

"Un défaut de lubrification du moteur", m'a dit le mécanicien de confiance que m'a référé un de mes amis. "Le défaut peut être éliminé, mais cela nécessite des dépenses considérables et il n'y a alors aucune garantie suffisante que le moteur redeviendra fiable. Mieux vaut le mettre au rebut !"


"... Scrapping ! " Quel gros mot ! Du mot italien « scrap », le terme « scrap » signifie démonter une voiture qui n'est plus utilisable mais récupérer les pièces encore utilisables.

Le mot mise au rebut est particulièrement mauvais pour les personnes âgées, qui s'attachent généralement à certains objets utilisés quotidiennement et pendant de nombreuses années, en particulier les voitures. Mon père aimait par exemple la Lancia Dedra, mon beau-père la Fiat 1500 Lunga, moi la 156 Alfa Romeo, et notamment son rugissement caractéristique au démarrage !


Désormais, ne plus pouvoir entendre le rugissement de ma 156 Alfa Romeo me pèse plus. Cela me pèse lourdement de ne plus pouvoir entendre ce rugissement indubitable, puissant et excitant. J'ai perdu quelque chose d'important, quelque chose de moi-même auquel étaient également liés de nombreux souvenirs d'événements agréables et de dangers échappés, grâce à la fois à la légendaire tenue de route parfaite des voitures Alfa Romeo et, et surtout, à une chaîne en argent avec une médaille portant le effigie de Padre Pio d'un côté et celle de la Madone de l'autre ; chaîne que m'a donnée mon beau-père pour que je la garde absolument toujours avec moi dans la voiture, et que je maintenais scrupuleusement et religieusement suspendue au levier d'essuie-glace.
Et dire que, en vraie "dame", ma 156 Alfa Romeo s'est bien comportée jusqu'à son dernier jour, jusqu'à ce que, ce matin-là dans le garage, le moteur ne réponde plus au démarrage : la solution ultime pour éviter de bloquer dans la rue, et ainsi causer des ennuis !

Quelques semaines avant la panne, j'ai eu une brève rêverie.
Je rêvais de pouvoir arriver à San Pietro, quand mon moment viendrait, avec mon 156, précédé et annoncé par son rugissement, confiant - pourquoi pas - sur le fait que San Pietro aimait aussi ce rugissement, et réussissant ainsi à obtenir peut-être également une peine réduite ; et puis, après avoir purgé ma peine et récupéré ma 156 Alfa Romeo, pouvoir me promener avec elle de manière acrobatique de nuage en nuage, libre dans le ciel, peut-être à la recherche de ce légendaire nuage solitaire qui contient tous les rêves et tous les espoirs que nous misérables mortels, nous n'avons pas pu réaliser sur Terre.

J'ai évidemment pris cette chaîne Padre Pio que mon beau-père m'avait donnée de la 156 et je l'ai transférée dans la nouvelle voiture.

Zéférino

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GIOSUE' e CARMINE.

Giosuè e Carmine: i miei migliori amici.

Carmine ci ha lasciato tanti anni fa, stroncato da un male incurabile. 
Era un chimico industriale, come me. Lavorava a Bagnoli, agli altoforni, e quei gas maledetti se lo sono portato via. Negli anni passati, tante volte ho tentato di parlarne su queste pagine, per ricordarlo a me stesso e a quanti  lo hanno conosciuto, senza mai riuscirci. 
Ma è poco più di un un mese che è venuto a mancare, in tarda età, anche Giosuè. Ed allora, ho pensato che non è giusto non lasciare nemmeno un briciolo di ricordo di due persone per me uniche. E lo faccio oggi, prima che sia troppo tardi anche per me.

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La mia 156 Alfa Romeo

La mia 156 Alfa Romeo mi ha piantato in asso prematuramente.

"Un difetto di lubrificazione del motore", mi ha detto il meccanico di fiducia cui sono stato indirizzato da un mio amico. "Si può togliere il difetto, ma occorre una spesa notevole, e poi però non c'è alcuna sufficiente garanzia che il motore ritorni affidabile. Le conviene rottamarla!"

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