"Whatever it takes"

Written by Zeferino Siani. Posted in Ultime notizie

Salerno - Domenica, 14 febbraio 2021.

"Costi quel che costi" (dalla Treccani). 

“È il 26 luglio del 2012. L’Europa dell’euro è in grande difficoltà. Sale lo spread in molti Paesi. In Grecia tornano a soffiare pesanti venti di crisi. L’euroscetticismo inglese si gonfia. Draghi, da meno di un anno Presidente della Banca centrale europea, sale sul palco della conferenza di Londra e, senza troppi preamboli, dopo una manciata di minuti di introduzione, pronuncia la frase che cambia la storia della crisi: ‘Entro il suo mandato la Bce preserverà l’euro, costi quel che costi (whatever it takes)E, credetemi, sarà abbastanza'”.

Dal Financial Times, 26 marzo 2020.

Draghi sul Financial Times scriveva: “Le banche devono rapidamente prestare fondi a costo zero alle aziende preparate a salvare posti di lavoro. Poiché in tal modo esse diventano veicoli di politica pubblica, il capitale di cui necessitano per eseguire questo compito deve essere fornito dallo Stato sotto forma di garanzie pubbliche su tutti gli sconfinamenti aggiuntivi di conto o sui prestiti”. 

Riflessioni.

Una considerazione di base: un buon cittadino deve assumere come priorità assoluta la realizzazione del bene colletivo.
Ad esempio, fino ad oggi le classi sociali che meno hanno risentito della crisi sono state quelle a reddito fisso: pensionati, personale della Scuola, ed in genere tutto il personale della P.A.  Ora le cose potrebbero cambiare, perché il governo Draghi, non essendo sufficienti per l'attuazione della riforma i fondi stanziati (nda, cercare di precisare quali xxxx della yyyy), molto probabilmente aumenterà le tasse sui beni patrimoniali: subiranno quindi un maggior carico impositivo i proprietari di appartamenti, di terreni, ecc.
Ma questo esempio non basta. Il problema è complesso, ed è difficile esprimere una opinione al riguardo, per cui m
i rifaccio allora ad una frase di Guareschi, che esprime molto meglio quello che penso:

'…sono un uomo comune e quindi mi pare, parlando di me e dei miei, di fare un po' la storia dei milioni e milioni di uomini comuni che, con la loro assennata mediocrità, tengono in piedi la baracca di questo mondo. Quella baracca che gli uomini "eccezionali", gli uomini "fuori dal comune" tentano di scardinare con la loro “genialità“.'

 

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