Il C/c bancario, e … altro!
Il C/c bancario
Il conto corrente bancario serve a raccogliere i risparmi del correntista (funzione principale), e a semplificare la gestione del denaro grazie ai servizi offerti dalla banca, principalmente per effettuare pagamenti e riscuotere incassi.
Il saldo del conto corrente rappresenta la differenza tra l’importo complessivo degli accrediti (versamenti) e quello degli addebiti (prelevamenti) effettuati fino ad una certa data; a seconda del segno della differenza, il saldo è detto a credito (saldo positivo), altrimenti a debito (saldo negativo).
Ogni nuova registrazione sul conto ne determina un aggiornamento.
I costi di un conto corrente sono essenzialmente di due tipi:
- costi fissi, tra cui:
a) il Canone, che deve essere pagato per aprire il conto corrente;
b) l’ Imposta di bollo annuale, che è di € 34,20 per le persone fisiche (che Unicredit rateizza nei 4 trimestri dell' anno), e di 100 € per le persone giuridiche, come ad esempio le Società. Esistono però alcuni conti che scontano questa tassa, che diventa a carico della banca;
c) altri costi fissi, che ora non tengo presente. - costi variabili, tra cui:
a) le commissioni, cioè tutte le spese variabili, che sono peraltro le più consistenti, come bonifici, bancomat, carte di credito, emissione assegni, domiciliazione utenze, mutui con pagamento rateale ecc., che vengono addebitate al cliente per effettuare movimenti di somme sia online che allo sportello
b) i' estratto conto (solo il cartaceo, perché quello digitale è gratuito);
c) il massimo scoperto trimestrale, che è l’ interesse che la banca applica se si ricorre al fido, in caso di scoperto conto, e che solitamente viene pagato nel trimestre successivo a quello in cui si è andati in rosso;
d) altri costi variabili, che ora non tengo presente.
Ovviamente, a meno che non si decida di cambiare Banca, sono i costi variabili quelli a cui prestare maggiore attenzione.
Relativamente all' Area Pubblica di Unicredit, sezione Conti Correnti, conviene dare una occhiata - limitandoci all' argomento Conti Correnti - ai seguenti interessanti tre link:
a) In primo piano; b) Trova il Tuo Conto; c) Tutti i conti.
Poi, ogni Banca è tenuta ad informare i propri Clienti dei costi di un conto corrente. Per il sito Unicredit, valgono i link, reperibili nell’ Area Privata Clienti, nel menù a sinistra sotto la voce Conto Corrente, e precisamente:
- per il C/c, sulla voce Condizioni;
- per gli Assegni, sulla voce Assegni;
- per gli interessi maturati sul proprio C/c, sulla voce Interessi maturati;
- sulla giacenza media del c/c, seguendo il percorso DOCUMENTI ONLINE, poi Archivio Documenti, ed infine Estratti conti (ricercare l'ultimo estratto conto ufficiale inviato dalla Banca).
- altre simili informazioni, sono reperibili sempre sotto la stessa voce.
Le Carte di Credito.
Anzitutto cerchiamo di capire bene a che cosa serve una carta di credito, e le differenze con una carta di debito, quale la bancomat. Ebbene, mentre con la carta di debito si paga subito, e cioè la spesa effettuata viene prelevata al momento dell’acquisto dal proprio conto corrente bancario, con la carta di credito non si paga subito, ma si può posticipare il pagamento entro il giorno 5 del mese successivo, se si sceglie modalità a saldo, o rateizzarlo se si sceglie la modalità a revolving.
Di seguito riporto le notizie prelevate direttamente dal sito Unicredit sezione pubblica.
Ebbene, Unicredit mette a disposizione della clientela molte carte di credito. Quella più comunemente usata è UnicreditCard Flexia classica, che permette di scegliere tra più modalità per il rimborso: direttamente dalla propria banca via Internet, o chiamando il Servizio Clienti UniCreditCard al Numero Verde 800.078.777, o presso gli sportelli automatici ATM BancoSmart o ricorrendo all’ assistenza in Filiale.
Passare da una modalità di rimborso all’ altra è molto semplice. Una volta scelto il tipo di rimborso, la carta di credito rimane in questa modalità finché non si decide di cambiare opzione. Si può cambiare modalità di rimborso entro l’ultimo giorno lavorativo del mese direttamente dalla propria banca via Internet o chiamando il Servizio Clienti UniCreditCard al Numero Verde 800.078.777, o presso gli sportelli automatici ATM BancoSmart oppure andando direttamente in Filiale.
- Con il rimborso a saldo, la carta viene rilasciata in modalità a saldo e cioè con l’addebito di tutte le spese effettuate entro l’ultimo giorno lavorativo del mese, in unica soluzione, il 5 del mese successivo. Si ha la possibilità di modificare la data di addebito in conto corrente dal giorno 5 al giorno 27 di ogni mese (servizio disponibile su carte con modalità di rimborso a saldo, al costo di € 2,00 al mese, per le quali non sono attive o richieste rateizzazioni).
- Con il rimborso a revolving, puoi scegliere di rateizzare un importo compreso tra 250 € e 5.000 € (nei limiti del fido concesso e disponibile) in 3,6,10,12,15 o 20 rate con l’applicazione di un costo prestabilito variabile in base all’importo e al numero di rate scelte così come descritto nella relativa tabella.
Un consiglio importante: qualunque sia la modalità di pagamento scelta con la propria carta di credito, occorre seguire il conto e tenerlo costantemente sotto controllo, in modo da evitare uno scoperto e la conseguente segnalazione di cattivo pagatore alla Centrale Rischi.
e ... altro!
nda -> ad oggi, lunedì 8 marzo 2021, mancano, in questa sezione BORSA, i Titoli di Stato. Momentaneamente riporto qui degli stralci, in attesa di futura sistemazione.
BTP, BTP TF, e BTPi TF
Domanda: Che cosa sono i BTP.
RISPOSTA: I BTP sono titoli di stato che pagano una cedola fissa per tutta la durata del titolo. In questo modo chi li sottoscrive sa di poter contare su un reddito certo e costante che puntualmente ‘entrerà nelle sue tasche’ ogni sei mesi. Alla scadenza l’investitore in BTP incasserà il valore nominale del titolo che coincide con il 100% dell’ammontare acquistato.
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Domanda: Che cosa sono i BTP TF.
RISPOSTA: i BTP TF sono dei titoli di debito, per lo più obbligazioni, a tasso fisso che presentano delle cedole ossia una parte di interessi lordi annuali a favore dell’investitore. Gli interessi previsti da contratti e suddivisi per l’appunto in cedole vengono rilasciati con pagamenti trimestrali, semestrali oppure annuali.
Come funzionano? Prima di sottoscrivere un contratto l’investitore è tenuto a valutare e leggere con attenzione le condizioni di rischio e la struttura del titolo. Il contratto prevede il prestito ad un emittente debitrice una parte di denaro. Sul contratto è riconosciuto il valore nominale del denaro prestato all’emittente con obblighi che la società debitrice è tenuta a rispettare.
Solitamente l’interesse viene stabilito in forma periodica (3, 6 e 12 mesi) annuale e regolamentato sul conto corrente. Per quanto concerne, invece, il rimborso per capitale viene stabilito il rimborso per intero una volta scaduto il contratto secondo il piano di ristrutturazione del rimborso.
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Domanda: Che cosa sono i BTPi TF.
RISPOSTA: i BTPi (o IND) sono indicizzati all’inflazione europea (ex-tabacco) e hanno lo scopo di proteggere non tanto dall’inflazione prevista quanto da quella imprevista. Alla scadenza di un qualsiasi titolo di stato viene accreditato il nominale meno la tassazione. Il nominale dei BTPi è rivalutato (sempre però al netto della tassazione) in base all’inflazione maturata.
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SEMPLIFICANDO AL MASSIMO:
Il valore nominale in ambito economico e finanziario è quel prezzo teorico associato ad un bene, ad una valuta ed in generale ad un titolo. Il valore nominale si contrappone al valore reale del bene che è il suo prezzo di mercato.
Esempio:
Valore nominale BTP: 100 €.
Bene assicurato: 1 bottiglia di vino pregiato.
Si prevede che tra 10 anni la stessa bottiglia vale sul mercato 110 €, e viene emesso un BTP che in 10 anni da un interesse del 10%. Questo BTP è il BTP classico.
Supponiamo invece che le cose non vanno come previsto, e che il tasso d’inflazione cresce più del previsto, e che dopo dieci anni la stessa bottiglia vale 120 € e non 110 €. Ebbene, in tal caso, il BTPi è rivalutato in base all’inflazione maturata, ed alla scadenza avrò 120 € e non 110 €.
FINE DELLO STRALCIO.
Il mio primo consiglio, molto importante, è quello di non stancarsi mai di leggere attentamente l' Area Pubblica e l' Area Privata del sito web della propria Banca. Poi, mai come ora, con il nuovo ambiente del sito Unicredit, ci sono molte opportunità di facilitazioni di servizi da cogliere. Ad esempio, il nuovo ambiente di " Come possiamo aiutarti? " è veramente utilissimo ed immediato se si utilizza la chat.
Infine, consiglio di esaminare - attentamente e spesso - il saldo di conto corrente. Nella nuova versione, relativamente ad un determinato periodo scelto dal Cliente, la ricerca è per Categoria e Prodotto, mentre nella vecchia versione - ... attualmente ancora disponibile ! - era per Periodo e Causale. Ritengo che la costante abitudine di eseguire tali controlli e ricerche può servire a conoscere meglio il proprio conto corrente, conseguendo quindi anche un miglior controllo della propria gestione familiare. Quando poi non si capisce qualche voce di spesa, possiamo sempre ricorrere alla consulenza fornita dalla nostra Banca.
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Argomenti Fondamentali (Sezione base):
Prefazione agli investimenti finanziari
Prezzi e mercati
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Direttiva MiFID II, e il questionario MiFID.
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Lo spread BTP-BUND
Il tasso di cambio: cosa è, a che serve, e da quali fattori dipende.
La Grande Recessione, atto primo.
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I Certificates, parte prima.
I Certificates, parte seconda.
A Memory Express, the certificate of this week!
Zeferino
Tags: Conto Corrente, costi di un conto corrente, costi fissi di un C/c, carte di credito