Scritto da Zeferino Siani. Pubblicato in NEWS-It
Salerno - Lunedì, 6 dicembre 2021.
nda > Articolo in costruzione; confluito in "Anni Di Solitudine" (non cancellare, ... sia per i riferimenti storici, e sia perché mi servirà come archivio di notizie da utilizzare per lo sviluppo delle puntate di Anni Di Solitudine")
L'aereo sta volando su Manhattan, con destinazione Roma. E' sera inoltrata, e quasi tutti i passeggeri dormono; solo qualcuno è semi sveglio, ma distante, e oltretutto l'ora tarda sconsiglia qualsiasi approccio di conversazione. Dal suo oblò Stefano, di ritorno da una visita ai suoi parenti newyorkesi, osserva in basso una estesa ed uniforme coltre di nubi, e allora volge lo sguardo in alto, e osserva incantato: migliaia di stelle brillano nell'azzurro profondo della notte
"Quelle lucine brillanti stanno a testimoniare la nostra storia e quella di tutto ciò che esiste" mormora tra se, riportando alla sua mente antichi e recenti ricordi!"
Era fatto così, Stefano! Provava interesse ed attrazione sia per ciò che è estremamente piccolo, come molecole e atomi, ma anche - appassionato di cosmologia - per ciò che è estremamente grande, come galassie, stelle, e buchi neri - per cui gli capitava a volte di perdere il senso del quotidiano.
"Il cielo è un gran mistero!", pensò Stefano. E così, complice anche la monotonia del volo, si addormentò ...
Sognò anche del suo passato, di momenti che sembravano sepolti nella coltre del tempo vissuto, come ad esempio quelle calde serate estive, quando dal suo balcone dell'abitazione del palazzo Sammarco ai Pianesi di Cava de' Tirreni, dall'altro lato della strada, una ventina di metri sulla sinistra, aveva il privilegio di poter ammirare la grazia ...
Ma questo va raccontato bene. Allora ...
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