CHIAVI E TONALITA'

I diesis in chiave

La sequenza dei #diesis in chiave è costruita procedendo per quinte, in senso orario, con partenza da h 12:00 del Circo delle Quinte, e scendendo lungo il lato destro. Più precisamente, le tonalità in diesis procedono per salti di quinta giusta, secondo il criterio di aggiunta delle alterazioni del Circolo delle Quinte (dopo il Do centrale a h 12:00, segue il Sol Maggiore, quinta nota dopo il Do, Do incluso nel conteggio, con 1#; con lo stesso criterio, segue il Re maggiore, con 2#; poi il La Maggiore, con 3#; e così di seguito, fino al Do#, con 7#.

Il diesis, un approfondimento ed elementi di lettura musicale.
Nella notazione musicale, il diesis rappresenta un‘alterazione ascendente, cioè un simbolo che, posto prima di una nota sul pentagramma, ne innalza l'altezza di un semitono: nello specifico, il diesis - insieme al doppio diesis - fa parte delle cosiddette alterazioni ascendenti, che sono - diesis e doppio diesis - rispettivamente utilizzate per contrassegnare un innalzamento di 1 o 2 semitoni cromatici rispetto al suono naturale. Per dare una definizione generale, possiamo identificare il diesis come un accidente musicale, che, posto davanti ad una nota scritta, la altera di un semitono ascendente.

Come è riportato in partitura

Apparso nel secolo XIV come variante del bequadro e con funzioni spesso equivalenti, il segno del diesis () entrò in seguito, al pari del bemolle (b), a far parte dell’armatura di chiave, ove sta ad indicare l’alterazione costante di una o più note nel corso di un intero brano e la tonalità di riferimento.
Il diesis può essere posto anche prima di una nota e, in questo caso, rappresenta una alterazione transitoria o momentanea. Il suo effetto ha validità dal punto in cui viene posto fino alla fine della battuta per tutte le note di uguale altezza, e se non compare un bequadro prima. L'alterazione si prolunga oltre la battuta, se l'ultima nota della battuta viene alterata e legata (con una legatura di valore) alla prima nota (della stessa altezza) della battuta successiva, ma decade immediatamente dopo la prima nota.
Se posto tra parentesi, infine, il diesis rientra nelle alterazioni di precauzione o di cortesia: non hanno effetto reale, ma servono a ricordare all'esecutore la giusta altezza della nota nei casi ambigui o difficili. Sono utili in caso di frequenti cambi tra nota alterata e naturale, in prossimità di cambi di tonalità, in situazioni armoniche ambigue o complesse, in caso di notevole distanza tra la prima nota alterata e la successiva all'interno della stessa battuta.

Perché i diesis

Bisogna precisare che il discorso sul diesis, e sulle alterazioni in generale, che stiamo svolgendo, ha una sua validità considerando come punto di partenza il sistema musicale occidentale, detto anche sistema temperato, come lo conosciamo e lo usiamo oggi. Esistono, infatti, altre culture che adottano sistemi di notazione completamente differenti.
Quindi, come sappiamo, all’interno della musica occidentale troviamo la classica successione dei sette nomi che siamo abituati ad associare alle note, vale a dire Do, Re, Mi, Fa, Sol, La e Si. Questi nomi, tuttavia, con ogni evidenza, non coprono tutti i dodici suoni che compongono un’ottava.
Nel temperamento equabile (che è il sistema musicale attuale, con il quale si stabilisce che l'intera gamma di suoni che ci sono in un'ottava sia suddivisa in 12 parti uguali, detti semitoni) esistono, dunque, ben cinque suoni che un nome vero e proprio non ce l’hanno, ma che vengono designati con lo stesso nome di una delle note che gli stanno accanto, seguito da un altro termine che è per l’appunto diesis e bemolle. 

Tonalità in diesis

Il numero dei diesis in chiave determina la tonalità del brano: da “nessuna alterazione” (Do maggiore) a “sette” (Do diesis maggiore). L'ultimo diesis annotato è la sensibile del brano, quindi occorre salire di mezzo tono per trovare il nome della tonica. Ad esempio: se l'ultimo diesis è un Do diesis, la tonalità è Re maggiore.
Una considerazione che può aiutare la memorizzazione delle varie tonalità e relative alterazione consiste nel tener presente che le tonalità in diesis procedono per salti di quinta giusta, secondo il criterio di aggiunta delle alterazioni del Circolo delle Quinte.
Quindi, nelle tonalità maggiori e minori in diesis per sapere quante e quali alterazioni sono presenti in chiave sarà sufficiente progredire secondo salti di quinta, aggiungendo progressivamente un diesis secondo l’ordine Fa, Do, Sol, Re, La, Mi, Si.
Applicando nel concreto quanto appena esposto, si può partire dal Do individuando la sua quinta giusta che è il Sol: la tonalità di Sol avrà una sola alterazione in chiave corrispondente al Fa#.
Procedendo dal Sol individuiamo la quinta giusta successiva che sarà il Re: la tonalità di Re contempla due alterazioni in chiave e precisamente Fa# e Do#. E si procede in questo modo individuando le quinte giuste successive e i diesis corrispondenti.
Di seguito uno schema riassuntivo dal quale sono escluse le tonalità di Do maggiore e La minore (sua relativa) poiché non hanno alterazioni.
Riepilogando, la tonalità di Sol ha 1 alterazione in chiave, corrispondente al Fa#Penny Lane, The Beatles - Penny Lane Spartito - Penny Lane, testo e traduzioneI don't like Monday, Boher Man"Tumbling Dice", canzone; Tumbling dice Spartito dei Rolling Stones per chitarraTumbling dice – The Rolling Stones Spartiti per Pianoforte, Chitarra, Basso, Gruppo Batteria e altri strumenti (Ensemble Misto) | MuseScore.comTumbling Dice, batteria; .
La tonalità di Re ha due alterazione in chiave, Fa# e Do#Con 2#  Idem con 1#.
La tonalità di La ha tre alterazioni in chiave, Fa#, Do#, Sol#; Con 3# Concerto per pianoforte e orchestra, Mozart; Valzer in La Minore (Chopin Spartito per Pianoforte (Solo)Mia & Sebastian, Justin Hurwitz, pianoforte
La tonalità di Mi ha quattro alterazioni in chiave, Fa#, Do#, Sol#, Re#;  Sonata al chiaro di luna , L.V. BeethovenSonata al chiaro di luna , L.V. Beethoven; The Sound of Silence,  Simone & Garfunkel; All Of MeMia & Sebastian, Justin Hurwitz, pianoforte ...
La tonalità di Si ha cinque alterazioni in chiave, Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#; Con 5# (Si Maggiore o Sol diesis minore; armature: Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#. Sonate N. 14 MoonlightSonate No. 14, "Moonlight" 1° Movimento Spartito per Pianoforte (Solo) | Musescore.comGolden Hour – JVKE (Ver. aggiornata) Spartiti per Pianoforte (Solo) | Musescore.comRunaway - Kanye West (Ramin Djawadi) Arrangiamento di Alex Patience Spartiti per Pianoforte (Solo) | Musescore.com
La tonalità di Fa# ha sei alterazioni in chiave, Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi#; I'm Just Ken – Ryan Gosling
Infine Do#, ha sette alterazioni in chiave, Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi#, Si#; Rapsodia Ungherese n.2 in do diesis minore - Franz Liszt Spartito musescore3 di Rapsodia Ungherese n.2 in do diesis minore - Franz Liszt.

La sequenza dei bemolle in chiave è costruita procedendo per quarte, in senso antiorario, e cioè sul lato sinistro del Circo delle Quinte.
Facendo riferimento alla figura precedente, si trova quindi la quarta del DO (il FA), che diventa la nuova scala, e si aggiunge un bemolle alla settima della scala precedente, il SI.

1 bemolle (Fa maggiore, Re minore)
Spartito Video - Concerto - Alunni Del Sole - Strumenti in RE
Beethoven: Symphony no. 1 (with score)
Chiesa di Dio
He's a Pirate Spartito per Pianoforte (Solo) | MuseScore.com
Carol of the Bells Spartiti per Pianoforte (Solo) | MuseScore.com
In definitiva, abbiamo in successione: 
Da La minore passiamo a Re minore, con l'aggiunta di 1 bemolle in chiave.
Da Re minore passiamo a Sol minore, con 2 bemolle in chiave:
Merry-Go-Round of Life: Howl's Moving Castle Spartiti per pianoforte (solista) | MuseScore.com

Da Sol minore passiamo a Do minore, con 3 bemolle in chiave.
3 bemolle in chiave -Chopin - Notturno Op 9 n. 2 (Mi bemolle maggiore) Spartito per pianoforte (solo) | MuseScore.com
Game of Thrones, Spartito Facile per Pianoforte (Solo) | MuseScore.com


Da Do minore passiamo a Fa minore con 4 bemolle in chiave.
Mad world Spartiti per Pianoforte per Pianoforte (Solo) Facile | MuseScore.com


Da Fa minore passiamo a Si bemolle minore con 5 bemolle in chiave.
Chopin - Notturno Op 9 n. 2 (Mi bemolle maggiore) Spartito per pianoforte (solo) | MuseScore.com
Clair de Lune – Debussy Spartito per Pianoforte (Solo) | MuseScore.com
Da Si minore passiamo a Mi minore con 6 bemolle in chiave

G flat
6 bemolli
Solb Maggiore Mib Minore

Fa diesis maggiore - Sol bemolle maggiore - Wikipedia

Una chiave differisce dalla successiva (in senso ascendente) e dalla precedente (in senso discendente) per una nota soltanto.
Si è visto che in tonalità DO si può costruire una scala partendo dal V° grado (SOL misolidio), che differisce dalla scala maggiore (costruita a partire dal I° grado, o scala DO Ionica) solo per l'intervallo di settima.
Va da sé che è sufficiente alzare di un semitono (apporre un diesis in chiave) la settima minore della scala SOL misolidio per ottenere una vera e propria scala maggiore nella nuova tonalità SOL (SOL Ionico).
Analoghe considerazioni si possono fare in senso discendente. La scala costruita partendo dal IV° grado della tonalità DO (FA Lidio) differisce dalla scala DO Maggiore (DO Ionico) solo per il fatto di avere la quarta eccedente.
Va da sé che è sufficiente abbassare di un semitono (apporre un bemolle in chiave) la quarta eccedente per ottenere una quarta giusta, e quindi una vera e propria scala maggiore nella nuova tonalità (FA Ionico).
Il circolo delle quinte mostra la relazione tra la tonalità ed il numero di alterazioni in chiave. Da notare che C# e Db indicano enarmonicamente la stessa nota, così come Gb ed F# ed anche Cb e B.
Una particolarità del circolo delle quinte è che procedendo per quinte in modo ascendente si ritorna alla chiave di DO (enarmonicamente SI#) con 12 diesis in chiave, così come procedendo per quinte in modo discendente si ritorna alla chiave di DO (enarmonicamente REbb) con 12 bemolle in chiave.
Nota: Anche se la notazione in chiave può facilitare la comprensione della struttura armonica di un brano, non ci si dovrebbe mai affidare completamente alle alterazioni in chiave, ma  sentire sempre la musica per essere completamente sicuri della tonalità. E' infatti possibile che la tonalità cambi durante il pezzo, senza che questo sia segnalato nell'armatura.
Nonostante ciò, la conoscenza del circolo delle quinte è essenziale per poter improvvisare o comporre musica. Per la caratteristica di coprire tutte le 12 note in modo organizzato, seguire il circolo delle quinte è utile per esercitarsi a suonare una scala in tutte le tonalità.

Inversione degli intervalli

A proposito del circolo delle quinte, si è detto che la quinta in senso ascendente è la stessa nota della quarta in senso discendente. Questo è un concetto che merita di essere approfondito, soprattutto per la sua utilità per la trasposizione (cioè quando si passa da una chiave all'altra).
Se si deve trovare "al volo" una sesta maggiore, è molto più semplice cercare la terza minore in senso discendente, che è la stessa cosa, perché se non altro è più vicina. In altri termini è necessario sapere che una sesta maggiore si inverte in una terza minore.
Quando si invertono gli intervalli si prende la nota più bassa e si mette sopra, o viceversa: risulterà un nuovo intervallo.
Le regole dell'inversione sono semplici.
Quando si inverte un intervallo:

  • Un intervallo Maggiore diventa intervallo Minore.
  • Un intervallo Minore diventa intervallo Maggiore
  • Un intervallo perfetto rimane perfetto
  • La somma dell'intervallo di partenza più quello di arrivo è uguale a 9.

La regola si estende anche agli intervalli di quinta diminuita (intervallo di tre toni, o "tritono"): un intervallo di quinta diminuita rimane una quinta diminuita, e dato che la quinta diminuita si trova tra la quarta e la quinta, si può dire che 4 e 1/2 + 4 e 1/2 = 9.
Ad esempio:
L'intervallo di terza maggiore diventa intervallo di sesta minore (3+6=9)
L'intervallo di seconda minore diventa intervallo di settima maggiore (2+7=9)
L'intervallo di quarta giusta diventa intervallo di quinta giusta (4+5=9)
L'intervallo di un tritono rimane tritono (4 e 1/2 + 4 e 1/2 = 9) 

Beethoven: Symphony no. 1 (with score)   ... troppo difficile! non inserire!

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Mettere in relazione questo articolo con gli spartiti:

  • "Progressione dei diesis in fase ascendente" 
  • “Progressione dei bemolle in fase ascendente“

armature di chiave

Il diesis, un approfondimento ed elementi di lettura musicale - Note tra le righe

Chiavi e Tonalità

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